Mascherina, sarà necessaria anche nel volley?

La mascherina potrebbe diventare uno strumento necessario per la ripresa della attività in palestra. Ne discutono Fipav e Politecnico di Torino

Ormai terminata la querelle tra Federazione Italiana Pallavolo ed il Politecnico di Torino. Nella settimana scorsa è avvenuto il chiarimento tra gli esponenti della Federazione ed il rettore del Politecnico di Torino. L’oggetto del contendere era una classifica di pericolosità degli sport ai fini del contagio da Sars-Covid2. La pallavolo sembrava essere uno tra quelli più a rischio, fortunatamente l’incontro è servito proprio al chiarimento fra le parti e condotto ad una nuova classifica. 

Ma è intenzione dei massimi esponenti della pallavolo nostrana continuare la collaborazione con gli esperti della prestigiosa Università piemontese. Uno dei punti in discussione è la progettazione ad hoc per gli amanti delle schiacciate di uno dei dispositivi di protezione individuale più citati negli ultimi tempi, la mascherina. Ovviamente lo strumento dovrà rispondere alle particolari esigenze di un atleta. Ad esempio l’adattabilità al viso degli atleti senza pregiudicarne le prestazioni. 

Al contempo essa dovrà consentire una corretta ossigenazione ed a tal proposito Marco Mencarelli, responsabile della Under 18 femminile azzurra e tecnico del Bisonte Firenze di A1 femminile, ha dichiarato in una intervista alla Gazzetta dello Sport: 

Rispetto ad altre discipline la pallavolo non ha certi problemi di alcalosi. Le azioni durano in media 6-8 secondi, ci sono 4-5 scambi sopra la rete. Si possono affrontare anche con le maschere sul volto, ne abbiamo parlato anche con Velasco.

Al momento esistono già in commercio dispositivi adatti allo sport, ma il costo non è affatto economico. Attendiamo dunque sviluppi positivi in attesa di poter ripartire tutti in sicurezza perché come spiega Julio Velasco nella stessa intervista:

Facciamo una premessa che vale sempre: noi ci muoveremo solo in assoluta ottemperanza delle leggi di autorità superiore siano esse governative o sanitarie.