Palazzetto di San Marco hub vaccinale

Dall’11 agosto al 31 ottobre il palazzetto di San Marco diventa hub vaccinale, il sindaco Romizi firma l’ordinanza n. 723 in data 3 agosto

Il palazzetto di San Marco sarà adibito ad hub vaccinale dal giorno 11 agosto fino al 31 ottobre. Una ordinanza del Comune di Perugia a firma del sindaco Romizi toglie la struttura sportiva alle sue funzioni base per riconvertirla ad emergenza sanitaria. Ancora una volta le poche infrastrutture dedicate allo sport devono sopperire alle emergenze di qualsiasi tipo. Da luogo di raduno per gli sfollati in caso di calamità naturali a dormitorio per i disagiati ed ora anche l’emergenza sanitaria. 

La School Volley Perugia apprende con amarezza questa improvvisa decisione del sindaco del capoluogo regionale Andrea Romizi e dell’assessore allo sport Clara Pastorelli. Nel recente passato proprio il palazzetto di San Marco aveva consentito di sopperire alla defezione di altre palestre scolastiche a causa del parere negativo dei presidi. Non solo, da sempre la struttura è anche il luogo dove la società giallonera svolge la sua attività in modo preminente. Il presidente del sodalizio Dario Mandò esprime preoccupazione sul prossimo futuro:

Non è stato dato alcun preavviso, dalla prima comunicazione al gestore dell’impianto (Grifo Volley, ndr) all’ordinanza sono trascorse meno di 24h. Avevamo programmato l’inizio della stagione per il 23 agosto, ora siamo senza palazzetto ed il Comune di Perugia non risponde alle nostre sollecitazioni per avere una alternativa per gli oltre 150 atleti che gravitano sulla struttura. Praticamente ci dobbiamo fermare per 2 mesi (se bisogna dar credito a quanto scritto nell’ordinanza) quando durante il periodo più brutto della pandemia eravamo riusciti ad organizzarci per dare seguito in maniera controllata all’attività. Il blocco rischia di compromettere l’intera stagione agonistica di una società che si è distinta sin dalla nascita nel panorama umbro per meriti sportivi. Senza voler fare accenno alcuno all’ingente danno economico. Continueremo a pretendere dagli uffici competenti delle alternative per i nostri tesserati.

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